Reagire contro le manovre del Governo, contro il patto sociale e l'attacco ai diritti dei lavoratori.

Roma -

Gli statisti-killer del Governo, anziché pensare al bene comune e al futuro del Paese, fanno pagare il costo della manovra sempre ai soliti noti - lavoratori dipendenti e statali - mentre i più ricchi, gli evasori e i grandi speculatori, continueranno a dormire sonni tranquilli.

 

Tagli devastanti ai servizi sociali: le scelte di definitiva privatizzazione dei servizi attraverso i pesanti tagli economici agli enti locali renderanno impossibile anche la semplice gestione dell'esistente.

 

Aumento delle tasse con il taglio delle agevolazioni fiscali e l’inevitabile incremento delle addizionali regionali e comunali per effetto delle ulteriori riduzioni dei trasferimenti finanziari dello stato.

 

Massacro dei pubblici dipendenti: la vanificazione dei Contratti Nazionali di Lavoro, la cancellazione delle normative sui licenziamenti, l'aggressione alle pensioni, al salario, alla tredicesima, al TFR con il rinvio della riscossione della buonuscita e, in ultimo, il possibile trasferimento coatto per volontà dell’Amministrazione.

 

E’ troppo, non ci stiamo e dobbiamo reagire.

 

Ma vogliamo parlare dei “tesori intoccabili”, quelli che riguardano da vicino il solo Ministero della Difesa e con i quali la manovra finanziaria non vuole fare i conti?

 

Bene, facciamoli noi due conti.

 

I costi della guerra in Libia, in sei mesi di missione militare in Nord Africa, ammontano a 200 milioni di euro e, se i bombardamenti dovessero andare avanti per tutto il 2011, il Governo dovrà mettere in conto 1 miliardo di euro.

 

L’Italia è impegnata in Afghanistan, Libano, Balcani, Iraq, Pakistan, Myanmar oltre ad altre operazioni Ue e Nato che, solo nei primi sei mesi di quest’anno, sono costati 706 milioni di euro.

 

Il Governo ha in corso una commessa di 15 miliardi di euro per l’acquisto dagli USA di 135 caccia F-35: costo unitario 124 milioni di euro.

 

La realizzazione del programma per il caccia Eurofighter costerà 18 miliardi di euro, di cui 13 miliardi di euro già spesi.

 

Il nostro Governo ha acquistato:

-          8 aerei senza pilota per un costo complessivo di 1,8 miliardi di euro;

-          100 nuovi elicotteri militari NH-90 per un costo complessivo 4 miliardi di euro;

-          10 fregate FREMM per un costo complessivo di 5 miliardi di euro;

-          2 sommergibili militari del costo di 915 milioni di euro.

 

Il progetto «Forza Nec» (sistema digitale di comunicazione e di acquisizione delle informazioni), che per la sola progettazione ha un costo di 650 milioni di euro, ha una spesa complessiva intorno a 12 miliardi di euro.

 

Il solo taglio dei nuovi programmi di acquisto degli armamenti permetterebbe un risparmio di spesa di circa 42 miliardi.

 

6 SETTEMBRE SCIOPERO GENERALE

contro le manovre del governo di luglio e di agosto

contro il patto sociale e l'attacco ai diritti dei lavoratori