REPORT RAI3: i fannulloni dell'Arsenale Militare di Taranto 2° tempo.

Taranto -

 

Ieri abbiamo appreso dai lavoratori che nei giorni scorsi davanti ai cancelli dello stabilimento stazionava un camper bianco senza contrassegni dal quale sarebbero scesi alcuni soggetti muniti di telecamere che apostrofando alcuni delegati che passavano lì davanti avrebbero chiesto loro se fossero sindacalisti dell’arsenale.

 

Pare che si trattasse di inviati della nota trasmissione di RAI 3, REPORT e sembra che alcuni “sindacalisti” abbiano poi effettivamente rilasciato dichiarazioni alla giornalista che tanto si è distinta in passato con il servizio sull’Arsenale che ha fatto scalpore in città.

 

Del tenore delle dichiarazioni e dei suoi contenuti siamo all’oscuro dato che nessuno di lor signori ha pensato bene di metterci al corrente, cosa che ci saremmo attesi in considerazione delle dichiarazioni e della grande manifestazione unitaria del 20 maggio 2007 che vide tutte le sigle sindacali e le RSU dell’appalto e dei diretti sfilare insieme per le vie della città dopo la trasmissione che, ricordiamo, presentò senza alcun contraddittorio le dichiarazioni di un anonimo dipendente corredandole con immagini che, per legge non avrebbe potuto acquisire essendo vietato a chiunque riprendere installazioni militari.

 

Naturalmente, ognuno si sceglie gli interlocutori che preferisce magari anche raccattandoli per strada, niente da dire!

 

Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori a seguire attentamente le prossime edizioni del programma, come faremo noi.

 

Ci interesserà molto apprendere quanto dichiarato e, soprattutto a quale titolo tali dichiarazioni siano state rese e da chi dato che è di tutta evidenza che la RSU aziendale, al pari della nostra organizzazione, non è stata interessata dalla questione – di questo siamo certi in quanto anche nostri delegati compongono l’organismo di rappresentanza unitaria che per esprimere una qualunque posizione ha la inderogabile necessità di riunirsi formalmente prima di dare mandato al Coordinatore (figura meramente tecnica e non politica) di esserne il portavoce.

 

Riteniamo che di fronte agli ultimi gravissimi sviluppi dell’inchiesta della magistratura, del rinnovato attacco agli statali, del pericolo reale di un definitivo blocco delle attività, si sarebbe dovuto e potuto programmare un momento di sintesi tra le OO.SS. ed RSU nell’interesse dei lavoratori; prendiamo atto, ancora una volta, che si è preferito continuare a far finta che nulla fosse accaduto continuando a chiudere gli occhi di fronte al degradarsi della situazione senza proporre alcunché di concreto salvo la demagogica richiesta di nuove assunzioni.

 

Presenteremo nei prossimi giorni, in una assemblea generale dei lavoratori le nostre proposte concrete a breve e medio termine chiedendo a tutti di rimettersi in gioco abbandonando l’illusione che nulla sia cambiato, per diventare gli attori del cambiamento non le vittime predestinate.