Riparte la formazione del personale all'Arsenale di Taranto per una ridotta quantità di lavoratori, senza informare le rappresentanze sindacali
Apprendiamo dagli organi di stampa che nell'Arsenale Militare di Taranto riparte la formazione del personale.
Dato che la Direzione Arsenale, bontà sua, non ha ritenuto necessario informare le rappresentanze sindacali su quanto stava mettendo in campo con la firma di un protocollo che consentirebbe la formazione di una parte esigua del personale, prendiamo atto delle affermazioni diffuse dalla stampa.
Si parla di corsi dai contenuti sconosciuti, per un numero di dipendenti già individuati dalla Direzione "una specializzazione per i quadri" senza alcun riferimento ad un qualsivoglia accordo precedente per fare non si sa bene cosa, impiegando nel contempo, quali docenti, "gli insegnanti tagliati da Mariscuola" e/o "docenti della Scuola Edile e del consorzio Smile Puglia"
Qualche indicazione in più la ricaviamo dal virgolettato attribuito al vice direttore Bongermino che parlerebbe di"·istruire il personale per consentire il reimpiego in seguito al processo di ristrutturazione" che per come è scritto, sembrerebbe preludere ad un esodo di quei lavoratori che dovrebbero essere formati e reimpiegati altrove.
A tutto questo minestrone indigeribile si aggiunge l'elemento delle "note vicende che hanno coinvolto molte aziende del sistema degli appalti"
Reputiamo poco serio e foriero di contrapposizioni l'atteggiamento assunto e protratto di chi da un lato chiede collaborazione per il rilancio dello stabilimento e dall'altro non riconosce il ruolo del sindacato nei momenti decisivi.
Rimarcando una incomprensibile gestione della vicenda specie quando la gravità della situazione complessiva dell'Arsenale e del suo indotto imporrebbe una compattezza tra le parti a difesa del futuro dello stabilimento e delle maestranze la cui riconosciuta professionalità è sempre stata il volano di qualunque ipotesi di rilancio attendiamo di conoscere, nel dettaglio, i contenuti dell'accordo.
Vogliamo capire su quali temi sarà impostata la formazione, quali soggetti saranno coinvolti e quali criteri saranno applicati nella scelta, che tipo di beneficio ne trarrà l'attività istituzionale dell'Arsenale, in definitiva vogliamo comprendere come saranno utilizzati i fondi comunitari e che ricadute in positivo potranno avere per il rilancio dell'Arsenale.
In conclusione invitiamo la Direzione Arsenale ad evitare atteggiamenti da padrone delle ferriere operando, al contrario, per utilizzare ogni occasione di confronto nella massima trasparenza se, davvero, ha a cuore la sorte dei lavoratori relazionandosi correttamente con le loro rappresentanze sindacali, in difetto il ricorso a forme di mobilitazione diverrà inevitabile.
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