RSU NEL PUBBLICO IMPIEGO: VOTO SUBITO, MA CON REGOLE DEMOCRATICHE!
L’andamento della trattativa sulla definizione dei comparti che si sta trascinando ormai da mesi all’Aran, dimostra in maniera inequivocabile che, al di là delle posizioni “dichiarate”, non c’è alcun interesse a far esprimere i lavoratori attraverso il voto per il rinnovo delle RSU.
Altrettanto evidente è che, laddove si dovesse arrivare al voto in tempi più o meno rapidi, interesse prevalente è quello di continuare a relegare le RSU e gli RLS in un ruolo marginale, accentuato dalla riforma Brunetta che toglie alla contrattazione importanti materie quali, ad esempio, l’organizzazione del lavoro e dalla manovra economica del governo che blocca per quattro anni la contrattazione nella Pubblica Amministrazione .
In questo contesto è necessario che i lavoratori riaffermino il loro diritto ad avere un ruolo protagonista e decisionale all’interno dei posti di lavoro, riappropriandosi di tutti gli spazi che nel corso del tempo gli sono stati man mano negati.
Per questo è indispensabile che il regolamento per le elezioni delle nuove RSU sia un regolamento basato su principi realmente democratici che preveda:
· Diritto di assemblea, contrattazione, informazione e indizione di referendum per ciascun eletto RSU
· Diritto di voto e candidatura per tutti i lavoratori precari indipendentemente dalla tipologia contrattuale
· Elezione delle RSU per ogni livello di contrattazione, compreso quello regionale e nazionale
· Diritto di assemblea e permessi durante la campagna elettorale per tutte le associazioni sindacali presentatrici di liste.
Lanciamo un appello a tutti i componenti RSU e a tutti i lavoratori per riaprire spazi reali di democrazia e di potere contrattuale nei posti di lavoro, a partire dalle regole per le prossime elezioni.