Stabilimento Pirotecnico di Capua: incontro del 7 luglio presso il Segretariato Generale della Difesa.
Il giorno 7 luglio si è svolto un'ncontro presso il VI° Reparto del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti riguardante il progetto di riefficentamento dello Stabilimento Pirotecnico Militare di Capua (CE) attraverso un accordo di cooperazione con la società Fiocchi Munizioni di Lecco per la produzione di cartucce di piccolo calibro e dispositivi vari.
Il Direttore del VI° Reparto ing. Guastamacchia ha illustrato le linee guida e le finalità del progetto in sinergia con l’industria del settore privato impegnandosi ad individuare ogni percorso praticabile per il riconoscimento e l’accrescimento professionale del personale civile impiegato nell’ente.
In considerazione del rallentamento produttivo imposto da una minore richiesta in ambito A.D., l’interlocutore ha esposto le modalità d’intervento che prevede la stipula di una convenzione con la ditta Fiocchi Munizioni per l’acquisizione di nuove capacità tecnico/produttive con certificazione ISO 9001 e NATO finalizzato alla coproduzione di cartucce di piccolo calibro ordinario e a salve.
E’ stato evidenziato come il contributo dei dipendenti al processo produttivo è uno degli elementi indispensabili alla riuscita del progetto di riqualificazione dell’ente e richiede la condivisione del personale in termini di formazione e di partecipazione attiva e propositiva.
In conclusione, il Direttore ha comunicato l’avvio del percorso d’informazione alle OO.SS. e RSU dello stabilimento di Capua, la stesura di un piano d’intervento congiuntamente con lo Stato Maggiore Difesa e l’elaborazione di un piano industriale che sarà sottoposto alle parti sociali.
La RdB Difesa, condividendo in linea di massima la necessità di un piano d’intervento atto a rilanciare l’insediamento produttivo di Capua, ha chiesto di conoscere al più presto il contenuto del piano industriale e della convenzione con la ditta Fiocchi Munizioni per un approfondimento sulle future attività produttive e sulle problematiche occupazionali a garanzia di un reale e concreto rilancio dello stabilimento.
Abbiamo però espresso la forte preoccupazione, manifestando dissenso per le affermazioni riguardanti la “manodopera improduttiva” e i rischi derivanti di possibile fallimento del progetto, ribadendo come le responsabilità per l’attuale dissesto produttivo siano da ricercare, anche in un recente passato, a livello dirigenziale e non a singole unità produttive che invece continuano a mantenere inalterate le proprie capacità professionali.
A conclusione dell’incontro, ci siamo dati appuntamento per la prossima settimana per gli approfondimenti riguardanti la convenzione e il piano industriale.