SUBITO I BUONI PASTO IN BUSTA PAGA
La CONSIP SpA sta dimostrando di essere quello che la RdB ha sempre denunciato: un carrozzone clientelare, non per “razionalizzare” la spesa pubblica, ma per produrre profitto sulla pelle dei lavoratori e con i soldi dei cittadini.
Le recenti sentenze del Tar Lazio, che hanno annullato le gare d’appalto per i Ticket mensa, hanno inoltre dimostrato l’incapacità della Consip a gestire quello per cui è stata creata: le gare d’appalto.
Il risultato è che, una volta finite le scorte di ticket in possesso delle varie Amministrazioni, ai dipendenti statali non verranno più corrisposti i buoni pasto fino a quando non saranno espletate le procedure delle nuove gare d’appalto (almeno fine 2008?).
Nel frattempo la Consip, in una recente riunione con le Amministrazioni interessate, “suggeriva” di rivolgersi direttamente (attraverso licitazione privata) alle società di distribuzione dei ticket assicurandogli l’assistenza legale in quanto questa pratica era stata già sanzionata a gennaio da Tar Lazio. Insomma solo buoni consigli per scaricarsi delle proprie responsabilità.
Concretamente questo significa una riduzione netta di reddito per i dipendenti statali che va da 63 euro (per chi lavora con due rientri settimanali) ai 154 euro (per l’orario di 7 ore e 12 minuti) per un periodo indefinito di tempo.
A fronte di aumenti contrattuali irrisori e arrivati dopo quasi due anni, a fronte di un carovita che impoverisce di giorno in giorno i lavoratori dipendenti, a fronte dei politici che in campagna elettorale si sperticano a fornire ricette per adeguare i salari al carovita, a fronte dei rapporti economici degli istituti di statistica italiani ed europei che denunciano i salari italiani come i più bassi d’Europa e quelli dei dipendenti pubblici i più bassi in Italia, si permette ancora l’esistenza in vita di carrozzoni come la Consip SpA che ormai si è dimostrata un totale fallimento.
Non possiamo permettere questa grave ulteriore cancellazione dei diritti contrattuali dei lavoratori statali che metterebbe in forte difficoltà centinaia di migliaia di lavoratori statali che già arrancano per arrivare alla 4^ settimana.
La RdB/CUB Pubblico Impiego chiede l’immediata modifica delle norme che regolano la fruizione dei buoni pasto trasformandola in “Indennità sostitutiva del Servizio Mensa”, remunerata in busta paga in base all’orario e alle presenze e tassata con le stesse modalità dei buoni pasto.
Per sostenere questa vertenza, la RdB/CUB P.I. proclama lo stato di agitazione di tutto il personale interessato dal blocco dei buoni pasto (Ministeri e Agenzie Fiscali) e richiede un incontro urgente con il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia, dott. De Joanna, per sostenere la necessità di una soluzione, anche legislativa, al problema nonché la richiesta d’incontro con i responsabili del personale delle Amministrazioni interessate per garantire la continuità dell’erogazione dei buoni pasto e evitare qualsiasi soluzione “pasticciata” che ne ritarderebbe ulteriormente i tempi di fruizione.