"Talvolta il nemico marcia alla vostra testa". Manifestazione di 3.000 lavoratori dell'Arsenale Militare a Taranto.
La manifestazione dell’ 11 aprile a Taranto ha visto sfilare per la città circa tremila arsenalotti e, data la ghiotta occasione, tanti sciacalli che si aggiravano tra di loro.
Noi abbiamo scelto di non portare i nostri colori in piazza per questa volta come chiaro segnale di percorsi, pratiche e contenuti altri rispetto a chi pur avendo gravissime responsabilità si propone alla testa di un corteo avendo in mente ben altro che la sorte di quei lavoratori.
Era pieno di politicanti e faccendieri alla ricerca di una facile visibilità sulla pelle di tanti padri e madri di famiglia terrorizzati dalla possibilità di perdere il posto di lavoro.
Dopo aver assistito, il giorno precedente, all'intervento del Direttore dell’Arsenale invitato all'assemblea dei lavoratori che pontifica prendendosi gli applausi, allo sconcio di aver lasciato la testa del corteo a personaggi ambigui, non rappresentativi e compromessi con il potere e la questura, siamo ancora più felici della nostra scelta. Abbiamo distribuito duemila volantini che sono stati apprezzati ed hanno stimolato il riconoscimento del nostro insostituibile ruolo di sindacato di base.
Abbiamo ricevuto il messaggio di solidarietà del Comitato contro le discariche di Grottaglie e S.Marzano che hanno chiesto a noi di renderlo pubblico come riconoscimento alla nostra vicinanza alle lotte sociali, cosa che abbiamo fatto sulla stampa e con il megafono in piazza.
Siamo stati al "vertice" in prefettura dove tante soubrette hanno recitato la propria parte prendendo impegni scritti sulla sabbia non riuscendo, ovviamente a spiegare a nome di quale governo parlavano.
Lunedì torniamo in Arsenale, dove non ci sarà quasi nessun delegato delle altre OO.SS., tutti impegnati ad attendere al proprio ruolo ai seggi elettorali, per riportare i lavoratori nel piazzale arsenale dato che al di la di chiacchiere e campagna elettorale nulla è mutato.