USB boccia la proposta Aran per il Ccnl Funzioni Centrali: no allo smantellamento della retribuzione tabellare
Nel pomeriggio di oggi, venerdì 5 novembre, USB riunirà gli esecutivi nazionali del Comparto Funzioni Centrali per decidere le iniziative di protesta da assumere contro il tentativo dell’Aran di smantellare l’attuale retribuzione tabellare attraverso l’introduzione del “differenziale stipendiale”.
L’Agenzia negoziale del pubblico impiego ha proposto una retribuzione tabellare di area uguale per tutti corrispondente al livello economico iniziale della singola area. Le progressioni economiche fin qui ottenute dai lavoratori andrebbero a finire in una voce stipendiale a parte denominata “differenziale stipendiale”.
USB ha evidenziato subito il pericolo di smantellare l’attuale retribuzione tabellare privandola della parte relativa alle progressioni economiche ottenute. L’operazione prepara il terreno a futuri rinnovi contrattuali che rivaluteranno solo una parte della retribuzione, con notevoli risparmi sui costi del personale del Comparto e una progressiva perdita del valore delle retribuzioni complessive.
Una svolta epocale, l’ha definita la USB nella riunione del 3 novembre con l’Aran, paragonabile all’intervento che nel 1995 introdusse il sistema di calcolo contributivo nelle pensioni. Allora la contropartita per i sindacati complici come Cgil-Cisl-Uil fu la gestione dei Fondi pensione, oggi non è chiara la contropartita in gioco ma è emblematico che quelle stesse organizzazioni sindacali appoggino senza esitazione la proposta.
Gli esecutivi nazionali USB del Comparto Funzioni Centrali decideranno oggi pomeriggio le opportune e necessarie iniziative di protesta per impedire che il disegno dell’Aran e dei sindacati complici vada in porto, non escludendo il ricorso allo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
USB Pubblico Impiego Funzioni Centrali
Roma, 5 novembre 2021