USB PROPONE ED OTTIENE L'ATTENZIONE DEL C.U.G. SUI PROBLEMI RIGUARDANTI I COLLEGHI DI PRIMA AREA E PERSONALE MILITARE TRANSITATO

Comunicato 1/2019

 

NOTIZIE DAL C.U.G.

 

 

Carissimi,

 

Inauguriamo questa rubrica informativa sulla situazione attuale di questo organismo di garanzia che dovrebbe essere posto a difesa dei Lavoratori in tema di discriminazioni nel senso più ampio del termine, in relazione alla presenza dei nostri delegati.

 

Non vi dirò cos’è il C.U.G. ma per il principio che ogni Lavoratore è in primis responsabile nei propri confronti e nei confronti degli altri Lavoratori della sua condizione vi rimando alla lettura del sito del C.U.G. Faccio questo nel Vostro interesse e per mettere a tacere quelle voci (spesso Istituzionali) che indicano come pigroni sciatti e “lamentoni” i dipendenti civili della difesa (ed i dipendenti pubblici in generale) per i quali “non vale la pena sbattersi più di tanto”. La migliore smentita a questi tristi (ma assolutamente presenti) commenti che ho sentito spesso, siete voi stessi ed il vostro modo di agire e di informarvi.

Così come molti di noi si impegnano nella modifica dei propri profili personali sui social impiegando anche qualche ora al giorno vi chiedo di impiegare dieci minuti andare sul sito: 

www.difesa.it/CUG/Pagine/default.aspx

. Trovate tutte (o quasi) le informazioni che vi servono in maniera abbastanza leggibile e fluente e anche se non perfettamente aggiornato il sito sembra piuttosto utile.

Potete trovare notizie circa il funzionamento e gli scopi, i verbali di riunione, i nomi dei componenti, e qualcosa anche dei gruppi di lavoro già istituiti internamente allo stesso CUG. Il sito può essere certamente migliorato e nella riunione del 6 marzo 2019 la stessa Presidente Dott.ssa D’Agostino ha sottolineato l’importanza e la cura della pagina internet. Naturalmente tutti sappiamo che i siti delle P.A. devono essere aggiornati e contenere notizie corrette, veritiere e complete, come sancito in ultimo dal Codice per L’Amministrazione Digitale (C.A.D. Decreto Legislativo 82/2005).  

 

Veniamo adesso all’impressione che abbiamo avuto noi di primo acchito del C.U.G. che ha sicuramente compiti meritori e molto complessi ma che, lo diciamo subito, ci ha dato l’impressione che abbiamo avuto di moltissimi altri comitati “istituzionali” che abbiamo saggiato in tutti i comparti di lavoro, vale a dire del Comitato che ci deve essere perché “ce lo dice l’Europa” ed un po' ci è sembrato così.

 

Il Comitato c’è quindi e nessun ci può dire nulla ... Il più classico dei classici ragionamenti dell’alta burocrazia italiana, ma poi funziona? O meglio “serve a qualcosa?”. Cosa ha prodotto in passato lo potete vedere sul sito istituzionale (anche per questo vi ho rimandato alla sua lettura) e quindi ognuno di Voi si faccia una sua idea. Molti gruppi social di colleghi Civili della Difesa hanno già espresso opinioni piuttosto lapidarie e assolutamente comprensibili.

 

Il C.U.G. è un Comitato c.d. paritetico vale dire formato per lo stesso numero da componenti della Pubblica Amministrazione (Dirigenti e Funzionari del Ministero) e rappresentanti delle sigle sindacali più rappresentative. Non sarà pero sfuggito a chi a letto i documenti pubblicati sul sito del C.U.G. nonché dalla lettura delle norme attuative che in realtà così paritetico non sembra essere, perchè i componenti in rappresentanza del Ministero della Difesa  con diritto di voto sono dieci (il Presidente è nominato dalla P.A. per legge ed ha diritto di voto inoltre il suo voto ha addirittura natura dirimente in caso di parità di voti tra i componenti), ed invece i rappresentanti delle OO.SS sono nove.  Quindi si può dire che è l’Amministrazione che controlla se stessa, in merito anche a situazioni di discriminazione in ambiente di lavoro (cioè potenziali situazioni provocate dall’Amministrazione stessa, nei confronti dei Lavoratori ).

 

No, non è una supercazzola …. Non sono (purtroppo) il grande Tognazzi, voglio proprio dire che il C.U.G. è rappresentato a maggioranza dai Dirigenti e Funzionari che rappresentano la stessa amministrazione che ha potenzialmente creato il disagio, in tema di discriminazione, ovvero avrebbe dovuto vigilare sulla prevenzione di tale disagio.

 

Leggete la composizione del C.U.G. in particolar modo agli incarichi che ricoprono i componenti per l’Amministrazione del C.U.G. stesso. 

 

Quindi direte voi? Quindi se i rappresentanti delle Sigle Sindacali hanno un’opinione diversa dai rappresentanti dell’Amministrazione (che tra di loro hanno anche posizioni gerarchico/funzionali differenti) su un determinato argomento (fatto che dovrebbe essere piuttosto frequente per sua natura) chi vince?

 

Fate vobis.

 

Tutto questo non ci sembra molto “paritetico”.

 

La nostra proposta sarebbe (come accade nelle P.A. di altri paesi) quella di rendere il Comitato davvero paritetico, con questa possibile formula che rispetterebbe anche le normative di riferimento:

 

1/3 del C.U.G.  dovrebbe essere nominato direttamente dal Ministero della Difesa.

 

1/3 del C.U.G. dovrebbe essere votato direttamente dai Lavoratori tra i dipendenti in servizio all’interno della stessa P.A. (senza distinzione di Area e rispettando la parità di genere) utilizzando ad esempio il portale dei Concorsi Online, quello per intenderci che si usa per la mobilità, facilmente accessibile a tutto il personale ed a costo quasi zero. Questo sempre in rappresentanza della P.A. ma con differente e più democratica scelta.  

 

1/3 del C.U.G. nominato dalle OO.SS.

 

La figura del Presidente dovrebbe essere carica elettiva all’interno del medesimo C.U.G.

 

Altro punto dolente è la presenza di Dirigenti/Funzionari per conto dell’Amministrazione che hanno incarichi di natura ispettiva. Ci si chiede se la situazione non abbia profili di incompatibilità con la figura di membro del C.U.G. 

 

L’AZIONE DI U.S.B.

 

PORTATI A CASA DUE RISULTATI CHE RITENIAMO IMPORTANTI:

(Riunione del 06/03/2019)

 

1)      L’inclusione nel gruppo di Lavoro relativo alle problematiche dei Lavoratori della Prima Area.

2)      L’apertura (su nostra esplicita richiesta) di un gruppo di lavoro sulla situazione degli Ex Militari.

 transitati ai Ruoli Civili – Si segnala il voto favorevole di tutte le sigle sindacali presenti e solo due voti contrari espressi da rappresentanti del Ministero.  

 

Vi aggiorneremo presto sugli sviluppi di questi gruppi molto importanti e aspettiamo da tutti gli iscritti un contributo.

 

Fateci sapere che ne pensate.

 

Coordinamento Nazionale U.S.B - DIFESA