USB SCRIVE AL DIRETTORE ANSELMINO SUL PROBLEMA DELLA SICUREZZA DEGLI STABILIMENTI DELL'AID
SICUREZZA ENTI DELL’AID
Partendo dai presupposti che:
- La particolarità degli Enti che espletano attività dove si maneggia esplosivo è del tutto evidente. Infatti, in tali Enti l’attenzione alla sicurezza deve essere massima e in continuo aggiornamento, come purtroppo ci viene ricordato dagli ultimi incidenti;
- Negli Enti dell’AID, inoltre ci troviamo nella situazione di avere in organico pochi artificieri esperti (oltretutto vicini alla pensione) e con la sola possibilità di assunzione di interinali. Una vera emergenza! D’altro canto la collaborazione con aziende private (o comunque esterne) può oggettivamente spingere a ritmi lavorativi che potrebbero portare a trascurare il capillare rispetto delle norme sulla sicurezza.
Pertanto si chiede:
- Che ci sia continuità lavorativa (interessando anche il Ministro della Difesa per il superamento delle difficoltà contrattuali) per tali peculiari attività e quindi la stabilizzazione di tutti gli interinali necessari all’espletamento delle attività degli Enti;
- Le ditte esterne devono adeguarsi ai nostri standard lavorativi e di sicurezza. In sostanza, a nostro parere, è indispensabile che le Direzioni degli Enti conservino la totale ed effettiva facoltà di decisione sui ritmi lavorativi e sulla sicurezza.
Coordinamento Nazionale Difesa O.S. USB P.I.