Vertenza della Base Navale di Brindisi.
Il 2 Dicembre 2009, presso la Sala Grande del Castello del Comando Servizi Base di Brindisi, si è tenuta, con una partecipazione straordinariamente numerosa, la programmata assemblea del personale civile del Ministero della Difesa della Base Navale di Brindisi.
L'assemblea, indetta dalle OO.SS. ed RSU della Base verteva sul mai chiarito, dallo Stato Maggiore Marina, futuro assetto della Sezione Staccata dell'Arsenale
brindisino, sulla totale esclusione della Sezione dal programma del CRAMM sia
riguardo ai compiti e le attività da svolgere, sugli organici del personale e sulla ben più preoccupante situazione che, al momento, pesa fortemente sul futuro di tutto il Polo Difesa della Provincia di Brindisi.
L'inaspettato interesse sulla dislocazione degli Enti e dei Comandi, sulla
composizione numerica , sul dato residenziale e sulla ricaduta in termini socioeconomici della forza lavoro del personale civile della Amministrazione della Difesa, cela presagi di sventura sul futuro delle oltre 450 famiglie dei dipendenti civili e di altre centinaia del personale militare presenti nella base.
L'interesse dimostrato dalla Difesa Servizi Spa e dalla Invitalia (Società creata ad hoc per gestire la svendita delle aree demaniali), il mancato inserimento nella programmazione di rilancio degli Arsenali della Marina Militare dello stabilimento navale militare brindisino, la mancanza di un piano industriale e l'assenza di risorse destinata a tale fine, l'insistente e continua richiesta di lasciare libero ad interessi di pochi e a danno di molti l'area portuale di pertinenza della Base navale senza che il programma di sviluppo del porto preveda una nuova ubicazione, hanno come fine la cancellazione di centinaia di posti di lavoro, una perdita secca di svariati centinaia di milioni di euro l'anno a danno della intera comunità.
Questi accadimenti, più volte già denunciati, anche attraverso la Lettera Aperta del 25 Novembre u.s. non hanno trovato nessuno a raccoglierne il grido d'allarme.
I lavoratori della Base Navale di Brindisi non sono di 2° grado e meritano la stessa attenzione rivolta ad altre categorie a rischio e reclamano l'intervento delle Istituzioni, delle forze politiche locali e delle Segreterie Generali di tutti i sindacati affinchè si salvaguardi il valore economico che tali posti di lavoro apportano sul territorio.
I lavoratori della Base Navale di Brindisi, durante l'assemblea , hanno dato mandato alle OO.SS. ed RSU a porre in atto le più opportune iniziative di lotta al fine di coinvolgere le OO.SS. Nazionali, le personalità politiche tutte, il Governo locale e Regionale e a pretendere che lo Stato Maggiore della Marina sveli definitivamente quali siano le intenzioni rispetto al futuro del personale, dei compiti istituzionali e definisca l'ubicazione della Base Navale di Brindisi. I lavoratori, inoltre, delegano i rappresentanti Sindacali ed RSU Difesa a porre all'attenzione del Prefetto di Brindisi il forte stato di disagio e di preoccupazione del personale. L' Assemblea, inoltre, concorda, fin d'ora, a proclamare lo Stato di Agitazione del Personale Civile della Base Navale della Marina Militare di Brindisi.
Brindisi 2 Dicembre 2009