AGENZIA INDUSTRIE DIFESA: IL DIRETTORE AIRAGHI LASCIA IN ANTICIPO LA RIUNIONE INFASTIDITO DALLE RICHIESTE DI CHIARIMENTI DEL SINDACATO.
La riunione informativa convocata dall’AID ha all’O.d.g. la costituzione del Polo della Demilitarizzazione e del Munizionamento con gli Enti di Noceto di Parma e di Baiano di Spoleto.
- il raggruppamento dei due Enti in un’unica struttura di governo con due vicedirettori, è nell’ottica di una razionalizzazione delle risorse, di una migliore utilizzazione delle sinergie e per sfruttare meglio gli impianti e le maestranze;
- la Difesa ritiene strategico il ruolo di Noceto e Baiano;
- l'attività di DEMIL offre molte opportunità, ma è forte la concorrenza del privato;
- Noceto ha pochi lavoratori “indiretti”, a Baiano c’è un gran numero di lavoratori che potrebbero espletare le funzioni amministrative per entrambi gli Enti;
- non ci sarà spostamento di personale tra i due Enti in questione;
- l'’ammontare per i trasporti tra Noceto e Baiano oggi è pari a € 200.000;
- il Polo in 3 anni, con gli investimenti previsti, raggiungerà quasi il pareggio in bilancio;
- l'AID ha ottenuto il nulla-osta dal Ministro.
Tutte le OO.SS. hanno evidenziato la necessità di avere dati più precisi, soprattutto riguardo ai bilanci, anche in considerazione dell’obbligo di “pareggio” di bilancio al 2015.
Nel merito, si è ottenuto di essere portati a conoscenza del Piano industriale e di attivare un tavolo tecnico per concordare un percorso che dovrà portare a raggiungere l’obiettivo prefissato dalla legge.
Le Organizzazioni Sindacali, oltre alle enunciazioni sopra descritte, hanno richiesto ripetutamente quale sia l’utilità della costituzione del Polo, senza ricevere adeguate risposte.
La UIL ha anche contestato decisamente la scelta tecnica di costituire il Polo, non ottenendo peraltro alcuna delucidazione.
La USB ha sollecitato innanzitutto i vertici dell’Agenzia a chiarire quale modello produttivo hanno delineato per gli Enti dell’AID.
Un modello che, vista la natura dei manufatti, segue uno standard produttivo ben preciso con una capillare salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente, oppure un modello che (anche se formalmente a posto) si concretizza in un ricerca di mercato e di profitto che non tiene sempre nella giusta considerazione l’alto rischio delle attività?
Il primo modello è quello che faticosamente sta intraprendendo Baiano, grazie anche ai finanziamenti approvati dalla AID riguardo la sicurezza, dove si stanno adeguando tutti gli impianti senza peraltro trascurare la presentazione di un piano triennale che prevede il pareggio di bilancio già nel 2014.
Così non sembrerebbe stia avvenendo a Noceto.
Infatti, dalle segnalazioni anonime raccolte dalla CISL e presentate nella precedente riunione, alcuni lavoratori mettevano in evidenza le forti preoccupazioni riguardo la sicurezza e l’ambiente.
La USB nella riunione ha ricordato che le perplessità erano rivolte soprattutto alla collaborazione con la Ditta “Esplodenti Sabino”.
Il DG, invece di portare elementi che possano far chiarezza sulla vicenda ha iniziato a parlare di querele, mentre tutte le OO.SS. hanno incalzato i vertici dell’AID ed inspiegabilmente il D.G. ha lasciato il tavolo.
La USB ritiene doveroso che, nell’espletamento di attività così rischiose, si debba riuscire, ATTRAVERSO IL CONFRONTO E L’APPROFONDIMENTO, ad offrire un Servizio allo Stato senza creare alcun problema di salute e sicurezza.
Coordinamento Nazionale Difesa
Ettore MAGRINI