AGGIORNAMENTO PROTOCOLLO ANTICOVID 19 - L'A.D. TERRA' FEDE AGLI IMPEGNI ASSUNTI
USB: AGGIORNAMENTO PROTOCOLLO EMERGENZA SARS-CoV2-L’AMMINISTRAZIONE TERRA’ FEDE AGLI IMPEGNI ASSUNTI.
Roma 26 novembre 2020. Si è conclusa ieri sera la riunione tra l’A.D. e la scrivente O.S. riguardo l’aggiornamento del Protocollo di Accordo per la definizione delle misure di prevenzione e la Sicurezza dei Dipendenti Civili del Ministero della Difesa in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid19” e la definizione degli assetti del lavoro agile.
Un incontro finalizzato alla disamina della bozza del Protocollo, leggermente modificato ed integrato, nel quale USB ha sottolineato, ancora auna volta, l’obiettivo prioritario di Tutelare la Salute dei Lavoratori mediante l’adozione delle migliori tecnologie disponibili al fine di ridurre il rischio di contagio al minimo.
Tanto, a seguito dell’elevato numero dei contagi accertati all’interno degli Enti.
Innegabile che dinnanzi a tali dati e stante la leggerezza di alcuni Comandanti/Direttori di Enti, USB ha posto quale condizione per la sottoscrizione, la necessità che l’aggiornamento del Protocollo fosse preceduto da una lettera rivolta ai Comandanti/Direttori di Ente sulla scrupolosa osservanza del contenuto delle clausole riportate nel Protocollo e sulle responsabilità che ricadono sul loro operato in qualità di Datori di lavoro.
Dopo aver ottenuto ampie rassicurazioni in tal senso ed aver espresso soddisfazione per l’accoglimento da parte dell’A.D., USB Difesa sottoscriverà l’Accordo riguardante il precitato aggiornamento del Protocollo.
USB a conclusione dell’incontro ha evidenziato come il Protocollo sottoscritto il 22 giugno sia stato recepito ed attuato dai vertici Militari e Enti dipendenti in modo egregio, a differenza di molti Enti periferici a causa dalla superficialità e omissioni di alcuni Comandanti/Direttori, i quali saranno deferiti all’A.G. per le eventuali ipotesi di reato a danno della Tutela ed incolumità della Salute Pubblica sancita dalla Costituzione, nonché dalle norme in materia di igiene e sicurezza, perseguibili esclusivamente in sede Penale.
Se qualche Comandante, solo per essere stato sollecitato incessantemente in merito all’osservanza delle precitate norme, nonché riguardo gli adempimenti previsti dall’Accordo nazionale sul Protocollo del 22 giugno si è sentito leso, a tal punto da intimorire USB con una querela riguardante termini che riteniamo essere configurabili come libertà di giudizio sul proprio operato, si sbaglia di grosso!
Querelare USB equivale a fermare un’autoambulanza ad un posto di blocco! Reagiremo duramente presso l’Autorità Giudiziaria contro costoro o contro chi non sarà osservante delle Leggi.
Questa non è una promessa ma una certezza, poiché il Valore della Vita non ha prezzo.
Non ultimo, in merito alla corresponsione dei buoni pasto, sarà indetta apposita riunione. Vi terremo aggiornati.
Coordinamento Nazionale Difesa