Gabinetto Difesa non convoca le RdB al tavolo sulla riorganizzazione dell'Area Industriale e dei Poli Industriali.

Roma -

MINISTRO PARISI: LA DEMOCRAZIA NON E' UN OPTIONAL

Il Coordinamento Nazionale Difesa denuncia la provocazione e il grave atto intimidatorio messo in atto dal Ministro Parisi e dai suoi collaboratori di vertice nei confronti di questa organizzazione sindacale, non convocandoci per l'incontro in programma il 17 Luglio avente per argomento la riorganizzazione dei Poli e dell’Area Industriale (stabilimenti di Capua e Pavia).

Tale atto come ritorsione per non aver sottoscritto il memorandum d'intesa sulle riorganizzazioni del ministero.

Questo provvedimento palesemente illegittimo, nei confronti di un'organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa e quindi con tutti i diritti e le prerogative sindacali previste dalla norma, compreso il diritto alla contrattazione, dimostra lo strano concetto di democrazia del Ministro e dei suoi "consiglieri", che probabilmente intendono la stessa a proprio uso e consumo, ed hanno un concetto di legalità funzionale esclusivamente ai propri interessi e ai poteri che rappresentano.

Dopo più di un anno di totale latitanza del vertice politico di questo ministero, si vuole nei fatti eliminare ogni legittimo diritto al dissenso e ogni voce fuori dal coro, mentre ci si appresta all'ennesima riorganizzazione in chiave riduttiva, che investirà gran parte delle strutture lavorative dell'area industriale e tecnico operativa.

Si pretende la sottoscrizione di accordi che assomigliano sempre più a cambiali in bianco, in cui si dovrebbe concordare nel merito di riorganizzazioni affidate agli studi “top secret” degli stati maggiori, e si rimandano ancora le soluzioni alle annose problematiche del personale civile alle dichiarazioni d'intenti o a provvedimenti che non trovano alcun riscontro nell'agenda del governo .

Crediamo però, che i registi neanche troppo occulti di questo inqualificabile sopruso siano delle organizzazioni sindacali, che al pari dei loro compari politici, non concepiscono la possibilità che si possa dissentire da quanto concertano, e che ci sia chi il sindacato lo fa unicamente per tutelare e rivendicare gli oggettivi personali interessi dei lavoratori.

Questi signori, che ad oggi rappresentano senza dubbio gran parte dei lavoratori della Difesa, basano sempre più il loro agire sindacale su prassi clientelari e consociative, approfittando dei buoni uffici che riescono a garantirgli i loro amici dirigenti piazzati nei posti chiave del Ministero, dal Gabinetto del Ministro, a Segredifesa, a Persociv.

Crediamo che i lavoratori sin dalle prossime elezioni per le RSU, abbiano la possibilità di dare il ben servito a queste organizzazioni e fare scelte di dignità che li portino a dare risposte ai propri bisogni attraverso istanze di carattere collettivo e non li costringano ad elemosinare il favore dal sindacalista di professione. Per dare delle risposte immediate al provvedimento di esclusione nei nostri confronti, nonostante il periodo estivo, diamo appuntamento agli iscritti e a tutti i lavoratori sensibili al presidio che abbiamo indetto per Martedì 17 Luglio dalle ore 16.00 in Via XX Settembre.

in allegato la diffida inviata al Ministero