INCREMENTO INDENNITÀ DI AMMINISTRAZIONE. USB DIFESA: "SIAMO ALLE SOLITE"
Il Sindacato di Base USB, da anni impegnato in battaglie per Strada, in effettiva presenza fisica, al fine di innalzare il salario accessorio e ridurre il gap economico esistente tra il Personale Civile della Diesa rispetto ai Ministeri e la restante P.A., come accertato dal Gruppo di Lavoro istituito allo scopo nel 2015 dall’allora Ministro Sen. Pinotti Roberta, sottoscrive l’accordo ma con alcuni impegni che l’A.D. si dovrà assumere al fine di dissipare i tanti dubbi e perplessità che aleggiano in merito a tale indennità di amministrazione. Detti dubbi dovranno essere meritevoli di risposte chiare, esaustive e definitive da parte dell’A.D. cui dovrà esprimersi nel merito.
Leggere di comunicati di soggetti sindacali che inneggiano a vittorie con cui si ergono a promotori, nella totale consapevolezza di non essersi mai prodigati, e sventolare le proprie bandiere, nonostante il Personale civile NON ha alcuna contezza di quanto, come e quando verrà elargito tale Fondo dei 30 milioni di Euro, appare fuori luogo. Infatti, è alquanto evidente che le bandierine si sventolano solo nel caso di vittoria della propria squadra in una partita di calcio.
Premesso che USB è contro qualunque forma di discriminazione tra Lavoratori, ritiene incomprensibile ed immotivata la parametrazione tra Aree e Fasce retributive in considerazione che detto fondo è stato istituito con una proposta di modifica all’art. 2259 ter del Codice dell’Ordinamento Militare, il cui stanziamento è stato previsto solo per il Personale Civile, per cui si sarebbe benissimo potuto elargire in misura partitaria tra Tutti i dipendenti, stanti i compiti e le peculiarità svolte dalla stessa componente.
E’ del tutto evidente che non esiste alcuna ragionevole coerenza sul reale intendimento di sanare una Categoria bistrattata, qual è quella della Prima Area che ancora una volta sarà danneggiata date le considerevoli differenze con i colleghi delle Aree superiori.
In attesa di risposta l’annosa problematica dei bilanci relative alle risorse fisse e variabili che, nel caso dei Colleghi transitati (oltre 4.000) li vedranno penalizzati a causa del paradosso di veder annientata anche il rateo della tredicesima con la conseguenza della beffa che le spettanze previste, essendo riassorbite dal loro assegno “ad personam”, finiranno nella casse delle finanze pubbliche e non nelle casse dei Fondi che alimentano il CCNI Difesa, determinando uno scompenso tra la somma prevista e quella effettivamente elargita in favore del Personale. Un’anomalia meritevole di essere portata dinnanzi ai Giudici del Lavoro.
E’ del tutto evidente che la sottoscrizione a tale Accordo da parte di USB, comporterà in modo incessante ed imperterrito risposte certe da parte delle
Istituzioni interessate con un inequivocabile impegno da parte dell’A.D. nel resettare tutto ciò, evitando di perseguire la strada del “dividi et impera”, dalla quale alcun soggetto troverà un reale vantaggio economico.
Coordinamento Nazionale O.S. P.I. DIFESA