Provvedimenti di revisione dello Strumento Militare Terrestre: sessione informativa SME.
Si è tenuto in data 24 gennaio a Stato Maggiore Esercito un'incontro riguardante i provvedimenti di revisione dello Strumento Militare Terrestre che ha messo in luce un rilevante numero di enti/comandi interessati alla riorganizzazione e alla soppressione, in riferimento al quadro normativo fornito dalla legge 135/2012 "spending review" e all'Atto del Senato 3271 quale delega al Governo per la "revisione dello strumento militare".
In ragione della completa contrarietà sui due provvedimenti, USB Difesa ha rappresentato il forte disaccordo sul ridimensionamento organizzativo che inevitabilmente avrà ricadute sui livelli occupazionali.
In particolar modo, in relazione alla documentazione fornita con le presenze del personale in forza (in allegato), la magiore criticità si rileva alla SEZIONE STACCATA DI VERONA dove 39 lavoratori dovranno fare fronte ad un reimpiego a dir poco problematico poichè non ricollocabile sul territorio.
In sintesi, la riorgnizzazione prevede la soppressione dei:
- Centri VFP1 di Bologna, Bari e Cagliari con il reimpiego complessivo di 19 lavoratori;
- 57° BTG. “Abbruzzi” con 6 unità di personale;
- Comando Logistico Nord di Padova e Sud di Napoli (con riconfigurazione dei Cerimant, Cerico, ecc.)
- Centri Documentali di Bari, Catanzaro, Firenze, Napoli, Pordenone, Pescara, Trento e Potenza;
- CME Toscana con di funzioni all’IGM di Firenze;
- Nuclei tecnici di Pecara, Catanzaro, Messina, Solbiate Olona, Treviso e Lvorno.
Per un totale complessivo di 356 dipendenti da reimpiegare, si definisce così la revisione delle nuove strutture ordinative condotta per gli Enti interessati.
Mentre i lavoratori faranno le spese anche per questa riorganizzazione, il Sindacato Confederale si accorda per destinare parte delle risorse che si risparmieranno dalle ristrutturazioni in atto per finanziare il fondo unico di amministrazione, attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo di intesa a Gabinetto Dfesa.