Gabinetto Difesa: avanti sul riordino della Sanità Militare, Scuole e Istituti militari di formazione.

Roma -

L'incontro avvenuto a Gabinetto Difesa su tavoli separati, per ferma volontà di TUTTE le Organizzazioni Sindacali che hanno rifiutato il tentativo dell'Amministrazione di riunire tutte le parti in un unico incontro, ha confermato le scelte, la tempistica e la soppressione di molte strutture per il riordino delle Sanità Militare già annunciata dal Sottosegretario Magri nella precedente riunione.

Nonostante non si comprenda il beneficio sia economico che produttivo derivante dalla soppressione di questi presidi sanitari, a nulla sono valsi i numerosi argomenti presentati dalla nostra delegazione a contrasto di questo provvedimento di soppressione di importanti strutture, quali il DMML di Chieti e Palermo (un documento analitico prodotto dalla RSU è stato consegnato al Sottosegretario).

Seppur non sussistono difficoltà per il reimpiego del personale civile in servizio in questi Enti, dobbiamo precisare che è stato dichiarato il sorgere di qualche ostacolo per il ricollocamento del personale di Chieti, al quale verranno prospettate anche soluzioni diverse se l'Amministrazione si troverà ad attivare la Conferenza dei Servizi.  

La nostra idea di sanità militare come parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, quindi del sistema sanitario delle Regioni-ASL/AO e delle Università/Policlinici, che sembrava aver fatto breccia nella mente e nelle intenzioni del Ministro (il Sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri ha dichiarato in una intervista come il riordino della sanità militare sarebbe ''un piccolo contributo della Difesa alla richiesta di salute del Paese"), si è dimostrato un effetto propagandistico e un bluff per ammansire l'opinione pubblica e dei molti coinvolti in questo processo di alienazione.

Avendo già vissuto l'esperienza della chiusura dell'Ospedale Militare di Bari, possiamo ben comprendere gli interessi legati a queste strutture mediche-specialistiche.

Altro argomento all'ordine del giorno della riunione è lo Schema di Regolamento per il riordino delle Scuole e degli Istituti Militari di Formazione: l'ennesimo processo di razionalizzazione a scapito del sistema delle scuole di formazione nel contesto della “spending review”.

In ultimo, ma non di minore importanza, lo schema di Decreto Ministriale attuativo del taglio del 10% degli Uffici non dirigenziali disposto dalla L.148/2011 è stato illustrato dal relatore e sul quale abbiamo posto importanti e sigificativi argomenti.

La ricollocazione della ex CIVILSCUOLADIFE, ora Centro di formazione della Difesa - CEFODIFE -, all’interno del 1° Reparto appare un declassamento nonchè una mancanza di considerazione dell'istituto della formazione del personale tanto declamato ma nei fatti volutamente soffocato.

Per non parlare di tutto il pacchetto "nuovi organici" delle Direzioni Generali presentato che taglia quasi del 20% le posizioni del personale civile mentre più leggero risulta quello del personale militare.

A questo punto è chiaro lo scopo di mettere in difficoltà le attività delle Direzioni Generali riducendo personale e funzioni, cominciando proprio da quelle professionalità appartenenti all'Area Seconda.

L'occasione di quest'incontro ci ha permesso di introdurre la problematica dello spostamento di Persociv e della costituenda PERSODIFE.

Anticipando nei giorni scorsi con una lettera la richiesta di informazioni a tal riguardo (vedi allegato), abbiamo ricevuto una sibillina risposta circa l’ipotesi di accorpamento che risulta ancora allo studio e come la decisione conseguente sarà argomento di decisione nei prossimi giorni. 

Il personale ormai conosce bene la situazione "delle carte" e una risposta di tal genere non può non confermare che prima o poi questo accorpamento si farà.