USB NON SOTTOSCRIVE IL CCNI DIFESA 2021-2023
COMUNICATO
USB DIFESA NON SOTTOSCRIVE L’ACCORDO SUL CCNI 2021-2023
USB Difesa, preso atto dei rilievi da parte della Funzione Pubblica e MEF, nonché delle integrazioni e modifiche riportate nell’ Accordo definitivo del CCNI, dopo la disamina dei contenuti, NON sottoscrive il medesimo Accordo.
Esprime apprezzamento nei confronti della Direzione Generale per aver istituito un Fondo per i Colleghi di Prima Area, dopo anni di insistenze da parte della scrivente O.S., il quale, si sottolinea che quest’ultimo li ripaga solo in minima parte rispetto al divario economico venutosi a determinare nei confronti della quasi totalità dei colleghi beneficiari degli sviluppi economici, in quanto doveva essere ripagato almeno con una cifra pari alla media delle progressioni degli anni precedenti come da dichiarazione congiunta riportato nei precedenti Accordi integrativi.
Inoltre, si evidenzia positivamente l’impegno da parte della stessa Direzione Generale per aver accolto la proposta formalizzata da USB finalizzata al recupero, presso il MEF, delle somme rinvenienti dalle progressioni economiche del Personale transitato, non restituite al Fondo risorse decentrate, in quanto riassorbite dal loro assegno “ad personam”; infine, per aver rivisto le somme rinvenienti dalle ulteriori risorse disponibili previste dal CCNI 2018-2020, con particolare riferimento al FESI del Personale militare transitato nei ruoli civili della Difesa, disciplinato dai dettami riportati nell’art. 1805 bis del D.lgs. 66/2010 e successive modifiche ed integrazioni, la cui interpretazione non è stata mai chiarita definitivamente.
Nel merito del CCNI 2021-2023, la scrivente O.S. non riscontra alcuna modifica circa le particolari Posizioni di lavoro sia per quanto riguarda i turni e le reperibilità che le indennità di rischio le cui spettanze economiche dovrebbero essere definite da clausole di esigibilità certe.
Aspetto di non meno importanza è quello dell’incremento immotivato della somma totale destinata alle P.O. dei funzionari. Per USB la somma individuale assegnata per gli incarichi, come riportato nel prospetto allegato, si sarebbe dovuta basare secondo criteri certi e documentati rinvenienti dai carichi di responsabilità attribuiti e, non secondo criteri falsamente meritocratici visto l’incremento del numero degli assegnatari (circa 1800 unità).
Riguardo alle indennità delle fattispecie rischiose, risultano assolutamente inadeguate rispetto ai rischi menzionati dalla Medicina del Lavoro, la cui esposizione è in netto contrasto con il D.lgs. 81/2008, poiché potrebbero comportare l’insorgenza di patologie invalidanti ed irreversibili.
Per quanto attiene le progressioni economiche all’interno delle Aree, per USB Difesa, i passaggi nelle fasce immediatamente superiori dovrebbero avvenire secondo criteri di automatismo in considerazione dell’anzianità professionale. Riguardo le progressioni tra Aree, nulla si evince per gli apicali.
Infine, per quanto concerne la valutazione dei punteggi attribuiti relativi alla performance individuale, si rileva l’incongruenza derivante dalle presenze in servizio, con specifico riferimento alla convalescenza/malattia “imposta” dal proprio comando/ente nell’iter burocratico del cambio di profilo professionale il dovrebbe essere tutelato. Di fatto, questo iter andrebbe chiarito attraverso la correzione del art. 37 del contratto nazionale attualmente in vigore; allo stato attuale la procedura di cambio profilo prevede due fasi: la prima un periodo con decorrenza dal giorno in cui è formulata la richiesta di visita di idoneità nel profilo di appartenenza fino alla visita presso commissione medica ed un secondo periodo dalla inidoneità stabilita dalla commissione già citata fino all’assegnazione del nuovo profilo con seconda visita in commissione. La Direzione Generale con circolare del mese di ottobre/novembre 2020 ha chiarito che nel primo periodo il lavoratore è sempre da considerare in servizio mentre per il secondo periodo non ha mai chiarito ufficialmente, auspicando di farlo a breve.
Tuttavia, la scrivente O.S., confida nei meritevoli quanto necessari approfondimenti da parte della Direzione Generale per il Personale Civile in merito a quanto esposto. Tanto allo scopo di una rivisitazione generale delle norme riportate nella bozza di ipotesi del CCNI.
Coordinamento Nazionale Difesa